Deceuninck Quick-Step, Jakobsen: “Non potevo sperare di meglio per il primo anno da pro”
Il primo anno da professionista non poteva essere migliore per Fabio Jakobsen. Il giovane neerlandese ha conquistato sette vittorie al suo debutto tra i grandi, imponendosi come uno degli uomini da tenere d’occhio per il futuro. Già protagonista nella prima metà della stagione con tre sigilli, tra cui spicca quello alla Scheldeprijs, il velocista si è imposto anche nelle corse World Tour, con la vittoria nella tappa d’apertura del BinckBank Tour e i due successi al Tour of Guangxi 2018, al cospetto di rivali ben più blasonati. L’addio di Fernando Gaviria gli dovrebbe concedere maggiore spazio, permettendogli il debutto in un Grand Tour nella prossima stagione.
Il classe ’96 ha parlato con estrema soddisfazione nella sua intervista a In de Leiderstrui: “Sono molto felice, non avrei osato sperare di meglio durante il mio primo anno con i professionisti. Essere parte della Quick Step è davvero fantastico. Si impara molto, specialmente da Niki Terpstra, con cui ho parlato molto. Ma ho imparato molto anche dai miei compagni di squadra più esperti come Philippe Gilbert, Bob Jungels e Julian Alaphilippe“. A 22 anni ha tutto il tempo per apprendere i trucchi del mestiere da alcuni dei più grandi interpreti, in una squadra che quest’anno ha funzionato perfettamente.
D’altronde lo stesso Jakobsen è consapevole dell’importanza di lavorare per migliorare: “Corsa dopo corsa, ho capito meglio come funziona il ciclismo professionistico. È molto differente dalle prove Under 23″. Il salto di categoria non è sembrato pesare troppo per il neerlandese, che ha impiegato pochi mesi per riuscire a imporsi davanti ai migliori interpreti delle volate. Gli sprinter più accreditati sono avvisati per le prossime stagioni, a cominciare dal 2019, in cui il classe ’96 avrà maggiore spazio.
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